lana, gomitoli, cucire, ago e filo, uncinettoA Ravenna si sono date il nome “Cuore di maglia”. A Bologna, invece, le signore che sferruzzano per confezionare corredini per i bambini prematuri ricoverati al Sant’Orsola si chiamano “Maglia che ti passa… laniste bolognesi”. La storia, raccontata dal Corriere della Sera, è di quelle semplici e lievi, quanto d’impatto.

Le quindici donne si ritrovano un sabato pomeriggio al mese da Senape vivaio urbano, al Pratello. A partire da marzo, una domenica pomeriggio al mese si riuniranno invece al Museo della Storia di Bologna a Palazzo Pepoli.

Il loro lavoro – tutto volontariato – è iniziato su Internet due anni fa. Monica Cervellati, leader del gruppo, ha lanciato l’amo attraverso il forum mondiale di Ravelry, il punto di riferimento del knitting, e alcune donne hanno abboccato: studentesse universitarie, ragazze straniere. Che oggi si scambiano appunti e riviste, manuali e capi da finire. E che si tengono in contatto anche tramite la pagina Facebook.

Senza badare a spese: i gomitoli acquistati per i corredini sono tutti di alta qualità per evitare allergie e reazioni. Le laniste, non a caso, si riforniscono anche all’estero.