Marta (a sinistra) e Teresa (a destra) il giorno del battesimo del piccolo Gianmaria
Marta (a sinistra) e Teresa (a destra) il giorno del battesimo del piccolo Gianmaria

“Siamo uscite con un misto di tristezza, rabbia e mortificazione nel cuore”. Marta Rondoni, la mamma lesbica di Tagliata di Cervia di cui Romagna Mamma aveva raccontato la storia, ha scritto una lettera alla Diocesi di Ravenna (ma tra i destinatari c’è anche il sindaco di Cervia) dopo che ieri pomeriggio, insieme alla compagna Teresa e al loro bambino di tre anni Gianmaria, è stata “costretta” a uscire dal Duomo di Cervia, dove la famiglia era andata per la Messa della domenica delle palme, per le dure parole pronunciate dal parroco.

“Al termine della liturgia il parroco intrattiene la platea con alcune parole di commiato, l’incipit è stato un qualcosa che assomigliava a: ‘Nelle prossime settimane assisteremo ad uno tsunami che ci coinvolgerà tutti…’ e  inizia citando il primo sì da parte del Senato in merito alle unioni di fatto e appiccicandoci a ruota la stepchild adoption spacciandola per la possibilità per le coppie omosessuali di adottare; premesso che per la sottoscritta sarebbe eccezionale avere una legge che permette alle coppie omogenitoriali di accedere ai percorsi di adozione, sappiamo bene che la stepchild adoption é cosa ben diversa”.
Scrive, ancora, Marta: “Ha proseguito citando il disegno di legge contro l’omofobia che, a detta sua, precludeva a qualunque persona di sostenere la famiglia composta da un uomo ed una donna….non intendo commentare oltre.
A questo punto, io la mia compagna e nostro figlio di tre anni che per fortuna stava dormendo, siamo uscite“.
Marta precisa nella lettera di essere la mamma non biologica di Gianmaria, “una meravigliosa creatura arrivata dopo quasi dieci anni di convivenza e tre nel tentativo di cercarlo, chiaramente all’estero, in Danimarca”.
“Non ritengo utile e necessario – dice – raccontare la mia devozione cristiana e mariana e tanto meno il tortuoso percorso emotivo che mi ha portato ad attendere tanto prima di iniziare a cercare un figlio e  ancora, quello etico nel come cercarlo. La legge sulle unioni di fatto, la stepchild adoption, la legge contro l’omofobia….devono essere fatte proprio perché gli uomini sbagliano, sono ignoranti e giudicano senza avere gli strumenti“.
Un pomeriggio, quello di ieri, che “ha rovinato una bellissima giornata di giochi, sole e mare nella mia meravigliosa Cervia”.