I genitori di un tredicenne piacentino hanno chiesto l’esonero del figlio 13enne dal percorso di “educazione alla sessualità e all’affettività” denominato Viva l’amore e promosso dalla regione Emilia-Romagna. Il ragazzino, che frequenta la terza media in un istituto statale è diventato, suo malgrado, un caso mediatico.
Come spiega il quotidiano Il Giornale, che ha intervistato i genitori del 13nne, il libretto distribuito alle famiglie ad inizio anno sulle atività di Viva l’amore “contiene istruzioni molto esplicite, con tanto di illustrazioni, sull’uso dei contraccettivi maschili e femminili, sezioni dedicate alla masturbazione e questionari sulle trasformazioni ‘gradevoli o sgradevoli’ della pubertà. E Viva l’amore non si limita a spiegare come evitare malattie veneree o gravidanze indesiderate: affronta anche i temi dell’identità e delle discriminazioni di genere“.
La richiesta dell’esonero però non viene accettata dalla preside perché “non prevista”. A supporto della tesi dell’insegnante c’è una sentenza della Cassazione: “La scuola può legittimamente impartire un’istruzione non pienamente corrispondente alle convinzioni dei genitori“. Alla fine si arriva ad una mediazione: nelle ore di Viva l’amore lo studente viene ‘parcheggiato’ in altre classi.
In questo articolo ci sono 0 commenti
Commenta