Uno striscione dopo l'incidente che uccise Gionatan
Uno striscione dopo l’incidente che uccise Gionatan

Non c’è pace per la famiglia di Gionatan Lasorsa, il bambino di tre anni investito e ucciso l’anno scorso a Ponte Nuovo da Krasimir Dimitrov sotto gli occhi dei genitori. L’assicurazione del pirata della strada, infatti, non ha soldi e non verserà quindi alcun risarcimento. Come scrive Il Corriere di Romagna, i genitori sono ora pronti a presentare una maxi causa civile per chiedere l’intervento dell’Ufficio centrale italiano, che entra in gioco quando la compagnia straniera non risponde agli appelli.

Fabiola Solito, mamma del piccolo Gionatan, sta nel frattempo portando avanti la sua battaglia perché in Italia venga introdotto il reato di omicidio stradale. La donna, per questo, era scesa in piazza un mese fa. Martedì, davanti alla Prefettura di Ravenna, lo ha rifatto. Alla manifestazione – che si teneva a livello nazionale – c’era ben poca gente, una ventina di persone in tutto. Ma lei non si è arresa, mossa dalla sete di giustizia.

Fabiola ha parlato di pena “non degna” per l’assassino di suo figlio: Dimitrov ha patteggiato infatti una pena di 2 anni, 9 mesi e 10 giorni. Il 37enne era assicurato con una compagnia bulgara che aveva come referente in Italia un’altra compagnia. Un domino che ora non assicura alcun risarcimento alla famiglia di Gionatan.

Alla manifestazione in piazza del Popolo c’era anche la nonna di Diego Baldini, travolto nel 2005 a nove anni mentre tornava a casa da scuola. La donna ha voluto dare il proprio sostegno “perché non si può uccidere e scappare”.