Allergie: mai sottovalutarle. Vincenzo Mancuso, allergologo e immunologo clinico del centro Physiomedica di Faenza (via Malpighi 150), consiglia soprattutto ai genitori, per esempio, di prestare attenzione alle infezioni respiratorie ricorrenti (raffreddori, bronchiti) che non rispondono ai farmaci, soprattutto agli antibiotici. Dietro,infatti, si potrebbe nascondere un’allergia. Parola di uso comune che, però, necessità di una spiegazione precisa.
Dottore, come possiamo definire le allergie?
“Le allergie sono disturbi del sistema immunitario legati a una iper-reazione dell’organismo verso sostanze di per sé innocue ma che, in un soggetto appunto allergico, possono provocare delle crisi, per esempio di tipo respiratorio. Il sistema immunitario è quell’insieme di cellule che servono a proteggere il nostro corpo da agenti esterni potenzialmente pericolosi come virus, batteri e altre sostanze dannose. Attraverso il naso, la bocca, la pelle e l’apparato digerente tante sostanze vengono quotidianamente a contatto con noi: si tratta degli antigeni, che in un soggetto allergico diventano allergeni, responsabili di un rilascio di sostanze che generano un’infiammazione”.
Quali sono i sintomi più comuni?
“L’istamina è una delle sostanze rilasciate durante le reazioni allergiche ed è responsabile dei sintomi nei vari distretti ossia riniti (naso), asma (bronchi), congiuntiviti (occhi e orticaria (pelle). I bambini con una determinata forma di allergia possono spesso sviluppare altre forme allergiche nel corso dell’infanzia. Ad esempio, un bambino con allergie alimentari in età molto precoce potrebbe sviluppare un’allergia di tipo respiratorio durante la crescita. Questa progressione della malattia allergica viene definita come ‘marcia allergica’. Questa è la chiave per comprendere come il sistema immunitario è dinamico ed esprime lo sviluppo in successione delle varie manifestazioni allergiche nel tempo”.
Come viene effettuata la diagnosi?
“Tramite il Prick Test, un esame veloce e indolore che può essere effettuato sin dalla prima infanzia, sia per gli inalanti che per gli alimenti, contrariamente a quanto si pensi. La diagnosi, soprattutto se precoce, serve a somministrare la terapia in grado di controllare i sintomi e correggere le reazioni anomale del sistema immunitario”.
Quali sono le terapie utilizzate?
“Esistono i cosiddetti farmaci sintomatici, che agiscono appunto sui sintomi, non sulle cause: si tratta di antistaminici, steroidi topici locali in forma di spray nasali, sospensioni pressurizzate e colliri. Ma l’unico trattamento in grado di modificare la storia naturale dell’allergia si chiama invece AIT (immunoterapia con allergene): agisce alla radice del problema e ha effetti a lungo termine su tutti i sintomi. Serve a riequilibrare il sistema immunitario, inducendolo a tollerare gli allergeni. Tale trattamento, può essere somministrato a livello sottocutaneo, con una iniezione, o a livello sublinguale, con gocce o compresse assumibili direttamente a casa. Quest’ultima è senz’altro un’importante novità. I risultati dell’AIT sulle malattie allergiche sono a lungo termine (effetto di modulazione)”.
Quali sono i principali benefici dell’Ait?
“Riduce i sintomi, riduce il numero dei trattamenti farmacologici, evita la comparsa di nuove sensibilizzazioni verso altri allergeni e riduce il rischio di insorgenza, dalla rinite allergica all’asma bronchiale. Si tratta di un trattamento naturale e biologico che non ha effetti teratogeni o embriotossici e quindi può essere continuato anche in donne in gravidanza che però avevano iniziato il trattamento. Pertanto l’AIT oltre ad essere efficace, ha un ottimo profilo di sicurezza”.
Vincenzo Mancuso
Medico Chirurgo
Specialista in Allergologia e Immunologia Clinica
3331689260
PhysioMedica
Via Marcello Malpighi, 150 48018 Faenza (Ravenna)
info@physiomedica.it
0546 622031
www.physiomedica.it
In questo articolo c'è 1 commento
Commenti:
Buon giorno a voi e al dottore,
Al momento aspetto un bimbo, che nascerà in piena estate. Io sono una poliallergica e per quanto ho capito le allergie si trasmettono geneticamente, sopratutto da mamma a bimbo.
Ringrazio il dottore per il suo intervento, ma volevo chiedere quali sono i costi di questo AIT e la sua valenza su chi è poliallergico come me.
Vi ringrazio anticipatamente dell’attenzione,
Matilde
Commenta