bambina che fa i compiti, scuolaGenitori e Comune di Ravenna sul ring. Un gruppo di mamme e papà che hanno i figli alla scuola primaria “Mordani” – in centro storico – protestano perché dal prossimo anno scolastico il servizio di pre e post-scuola non sarà più affidato alla cooperativa Progetto Crescita, che ormai da anni è titolare dell’appalto. Scaduto l’ultimo contratto, la Giunta ha scelto di indire una gara pubblica per riaffidare il servizio.

E i genitori dicono no, spaventati dall’idea che la qualità del servizio possa peggiorare. E lo hanno fatto scrivendo una lettera al sindaco, all’assessorato all’Istruzione e al Csi (ex Provveditorato): “In questi anni la Coop Progetto Crescita ha sempre operato con grande professionalità e sensibilità nei confronti dei nostri bambini – mettono nero su bianco i genitori – è evidente, quindi, che lo stato di incertezza venutosi a creare con il mancato rinnovo del contratto, accompagnato da una assoluta mancanza di informazione da parte del Comune, abbia generato nelle famiglie un certo allarme”.

A preoccupare maggiormente i genitori è il regolamento del bando, dove è scritto che il fattore determinante dell’aggiudicazione dell’appalto è la componente economica: spaventa, insomma, l’idea di un appalto al ribasso. Senza contare il fattore “continuità educativa”, cioè la necessità di “non gettare al vento anni investiti nell’armonizzazione dei servizi e nella condivisione – tra famiglie, alunni e operatori – degli obiettivi educativi”.

E la ventata di protesta si allarga a macchia d’olio. Anche alcuni genitori della scuola primaria “Torre” stanno promuovendo una raccolta firme da inviare al Comune. E anche le famiglie della scuola “Morelli” stanno alzando la voce.