In Lombardia la legge che impone al personale scolastico di conoscere le manovre di primo soccorso è stata approvata oltre un mese fa. Ora Salvagente, l’associazione di Monza che porta in giro per l’Italia i corsi di disostruzione delle vie aeree in età pediatrica (e che a Rimini, in aprile, ha tenuto un enorme evento di mass training al 105 Stadium) può festeggiare di nuovo: “Vi avevamo annunciato che la commissione cultura della camera stava esaminando nell’ambito de ‘La buona scuola’ il tema del primo soccorso a scuola -si legge sul sito -. Come sapete, voi che ci avete dato forza in questi mesi, dopo ogni lezione vi abbiamo chiesto di mandare una semplice mail al Governo per sensibilizzare sul tema, per trasformare ogni nostra città in Seattle, per introdurre l’insegnamento del primo soccorso come materia scolastica, per crescere una nuova generazione di persone in grado di salvare vite. In molti ci hanno sostenuto, molti altri hanno pensato fosse solo tempo perso. Sulla nostra strada abbiamo trovato molte persone che ci hanno ascoltato, parlamentari di diverso colore che hanno capito. Uno su tutti: Roberto Rampi (deputato Pd, ndr)”.
E la commissione ha approvato il testo che recita: “Al fine di promuovere lo sviluppo della conoscenza delle tecniche di primo soccorso nelle scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado, si attivano iniziative specifiche rivolte agli studenti, con il contributo delle realtà del territorio, nel rispetto dell’autonomia scolastica, senza oneri aggiuntivi per la finanza pubblica”. Se non ci saranno stravolgimenti in aula – ha commentato Salvagente – questo testo diventerà legge: “Ogni scuola dovrà prevedere questi insegnamenti. Non è il massimo a cui puntavamo, perché questo testo non rende materia scolastica e lascia ad ogni scuola libertà nei tempi e nei modi, ma siamo davanti ad una svolta epocale e storica: per la prima volta, questi temi entreranno a scuola. Partivamo da zero, adesso abbiamo iniziato un percorso. Voi e i vostri figli sarete più protetti. Tutti noi lo saremo”.
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