Utili, inutili, a volte dannosi. Sono sempre necessari gli esami di laboratorio sui bambini? La risposta è no. Questo il tema del corso-seminario in programma sabato 13 giugno all’Hotel Cube di Ravenna e organizzato dall’Ausl Romagna.
Diversi pediatri si confronteranno sul fatto che un sospetto di diagnosi arriva a volte solo “dopo avere eseguito” gli esami allargati e non invece, come dovrebbe essere, a conferma di una ipotesi di diagnosi che li dovrebbe precedere: “Ci siamo chiesti se, in ambito pediatrico, possono esserci dei margini ulteriori di comprensione del significato di alcuni esami di laboratorio, molto comuni (a partire dall’emocromo) o di relativa nuova frontiera (come ad esempio il dosaggio della calprotectina fecale e del microarray-CGH), sapendo anche che alcune condizioni cliniche richiedono un approccio molto semplificato, preciso ed essenziale che va implementato tra pediatria territoriale ed ospedaliera”.
La giornata di incontro ha la principale finalità di condividere l’interpretazione di alcuni esami di laboratorio, la necessità o meno della loro richiesta, ma anche di immaginare un metodo di lavoro che ci spinge a riflettere ogni volta che ci accingiamo a richiedere “quel determinato” esame.
E voi, avete esperienze di esami inutili o addirittura dannosi sui vostri figli?
Qui il programma
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