Non hanno detto in modo esplicito”non bocciate i nostri figli” ma il concetto che passa è più meno questo. Sono passati i tempi in cui la maestra aveva sempre ragione. E lo si capisce dalla vicenda raccontata dalla Gazzetta di Modena. Il coordinamento provinciale dei presidenti dei consigli di circolo, di istituto e i comitati genitori di Modena – che sono, di fatto, le famiglie elette nelle scuole – hanno mandato una lettera agli insegnanti e ai consigli di istituto delle scuole superiori per chiedere di chiudere in occhio davanti a voti bassi e condotte non proprio esemplari durante gli scrutini. Una richiesta che arriva soprattutto a riguardo dei ragazzi che hanno appena fatto la prima.
“Ci permettiamo solamente -scrivono le famiglie – di rivolgervi un accalorato invito a riflettere sulla situazione dei ragazzi delle prime superiori. Nella scuola italiana il momento più arduo e complesso è certamente il passaggio dalle scuole medie alle scuole superiori. I dati dimostrano come, alla fine del ciclo triennale delle scuole secondarie di primo grado, colleghi altrettanto bravi, preparati e coscienziosi come voi ‘licenziano’ i nostri ragazzi in misura elevatissima: all’esame di terza media la percentuale dei promossi sfiora il 99 per cento, la metà di loro con punteggi superiori al sette. I dati dimostrano che dopo soli 12 mesi gli stessi ragazzi, forse per una mutazione genetica intervenuta, hanno risultati disastrosi alla fine della prima superiore, soprattutto negli indirizzi di scuola ‘apparentemente più facili’, tecnici e professionali».
Le famiglie puntano il dito contro il funzionamento della scuola italiana. E precisano di non volere, per i propri figli, né il “6 politico”, né la promozione per tutti: “Sarebbe un’ingiustizia ancora maggiore per i nostri ragazzi. Vi invitiamo semplicemente a riflettere su questa situazione nella convinzione che la vostra sensibilità, la vostra preparazione, la vostra professionalità vi aiuteranno a trovare la soluzione migliore per i nostri ragazzi”.
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