“Noi non usiamo né mai useremo il latte in polvere. I nostri affezionati clienti possono stare tranquilli: per la Centrale del latte di Cesena non cambia assolutamente nulla”.
Lo dichiara Daniele Bazzocchi, direttore della Centrale del latte di Cesena, in merito al recente provvedimento dell’Unione europea che dà il via libera al latte in polvere per tutto il settore caseario.
“Voglio ribadire che le qualità principali del nostro latte, dei nostri formaggi, del nostro yogurt, del nostro gelato – scandisce Bazzocchi, direttore della cooperativa nata 56 anni fa e rimasta l’unica realtà autonoma del settore lattiero-caseario dell’Emilia-Romagna – restano la freschezza, la bontà a chilometro zero e la filiera certificata: la provincia di provenienza del latte utilizzato nei prodotti è certificata con l’indicazione sulle confezioni e un semplice clic sul nostro sito internet garantisce perfino la tracciabilità delle stalle, tutte dislocate nelle province di Forlì-Cesena, Ravenna, Rimini e Ferrara. A chi vorrebbe prodotti senza latte noi contrapponiamo orgogliosamente un latte fresco e gustoso con la carta d’identità: il nostro è un percorso trasparente e interamente romagnolo, dalla mungitura fino al confezionamento”.
Resta il fatto che questa decisione dell’Ue penalizza fortemente la qualità e la tipicità: “Dopo l’abolizione delle quote latte si tratta di un altro duro colpo inferto da Bruxelles: è stato calcolato dalla Coldiretti – conclude Bazzocchi – che con un chilo di polvere di latte è possibile produrre 10 litri di latte, 15 mozzarelle o 64 confezioni di yogurt. Con noi questo non accadrà ma, del resto, il miglior giudice resta il palato e i prodotti della Centrale del latte non hanno niente da temere”.
Cesena, 9 luglio 2015
In questo articolo ci sono 0 commenti
Commenta