Le ha provate tutte per tentare di salvarlo, purtroppo senza esito. Giusy Cataldo, la mamma del piccolo Carlo Russo, il bimbo di due anni morto venerdì a Reggio Emilia dopo aver ingerito del brillantante per lavastoviglie, non si dà pace. Intervistata da Il Resto del Carlino, ha raccontato la dinamica dei fatti: martedì sera nel bar di famiglia, il “Black or White” di San Martino in Rio, stava aspettando la fine del primo ciclo di lavaggio della lavastoviglie. Metà del bicchierino che conteneva il prodotto era già stato versato nel macchinario.
Quando si è voltata, suo figlio aveva le mani alla gola. Immediata la sua richiesta d’aiuto, sia al marito Antonio che era fuori dal locale a servire, sia al 118. La donna ha provato anche a fare vomitare il bambino, cosa che per altro ha iniziato di lì a poco a fare da solo. Nulla da fare, però: Carlo è morto 48 ore dopo per arresto cardiaco, cosa che ha portato la famiglia a sollevare dubbi rispetto all’operato dei medici. Stamattina si svolgerà l’autopsia sul corpo del bambino: in base ai risultati, Giusy Cataldo e il marito decideranno se andare per le vie legali. Intanto la procura ha aperto, a carico di ignoti, un fascicolo per omicidio colposo. La famiglia ha anche deciso di prendere contatti con l’azienda che produce il detergente e la lavastoviglie.
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