Un’isoletta a pochi metri dalla riva che le aveva convinte che in quel tratto, nonostante il divieto di balneazione, si sarebbero potute tuffare senza rischiare nulla. Le due sorelle morte nel Secchia, vicino a Sassuolo, insieme alle due sopravvissute avevano girato con il telefonino un video per rassicurare i genitori rispetto all’assenza di rischi. Nel filmato, infatti, avevano potuto mostrare che si vedeva il fondo del fiume e che l’acqua, quindi, era bassa. Lo scrive la Gazzetta di Modena.
A raccontarlo, la piccola B., la sorella di 11 anni che ha allertato i soccorsi. Alla polizia municipale, affiancata da una psicologa, la bambina ha detto che martedì, insieme alle sorelle, si era spinta un po’ oltre rispetto al punto dove si fermavano di solito a fare il bagno. Una scelta che è costata due vite.
Il Resto del Carlino racconta anche del padre delle ragazze, il signor Louhabi, che non si dà pace: le figlie non sapevano nuotare ed erano abituate a frequentare un punto del fiume sicuro. Spesso, al fiume, ci andavano proprio con lui. Che però, martedì, doveva lavorare.
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