ambulanza-118- foto VaniaHa chiamato il 118 dicendo che sua sorella stava partorendo in casa e non si sentiva bene. Ma quando i sanitari sono arrivati sul posto, un appartamento popolare in zona Corvetto a Milano, hanno trovato una scena terrificante: il neonato era privo di sensi e in arresto cardiaco, a testa in giù nella tazza del water. La notizia è stata appena pubblicata sul Corriere della Sera ma risale al 28 luglio scorso.

Altrettanto agghiacciante il fatto che la donna che aveva appena partorito, il compagno, i tre figlie e la sorella fossero a tavola a cenare quando in casa sono arrivati i soccorsi. I sanitari hanno tentato l’impossibile per rianimare il bambino: massaggio cardiaco e iniezione di adrenalina al cuore per riattivare il battito. Nessuno dei componenti della famiglia, di origine romena, ha accettato di liberare la tavola dalle stoviglie per poterla usare come tavolo per la rianimazione, che è stata tentata invece sul piano della lavatrice. Non è servita a nulla la corsa in ambulanza fino all’ospedale Fatebenefratelli.

Sulla morte del bambino è stato aperto un fascicolo senza indagati né ipotesi di reato. Tra oggi e domani dovrebbe essere eseguita l’autopsia sul piccolo, nato vivo al settimo mese di gravidanza. Non è ancora chiaro se sia stato partorito nel water e sia morto per annegamento o se invece sia morto per altri motivi e sia stato poi messo nel water da qualcuno che voleva sbarazzarsi del cadavere.