La nostra pelle, pur apparendo in questi tempi esteticamente migliore per l’aspetto bruno acquisito grazie alla maggiore produzione di melanina dovuta all’influsso dei raggi ultra violetti, ha subito tuttavia il così detto “stress ossidativo” causato dagli U.V. stessi, che inducono nel tempo l’invecchiamento cutaneo fotoindotto (photoaging). Lo dice Italo Greco, direttore sanitario di Polimedica Laser, il polimabulatorio specialistico di Santarcangelo di Romagna,
L’epidermide di fine estate, quindi, pur nascondendo con la colorazione scura alcuni dei nostri difetti cutanei, si presenta generalmente più secca, disidratata e spesso con lesioni inestetiche prima assenti, ad esempio chiazze ipermelanotiche (cioè più scure) o al contrario ipomelanotiche.
Inoltre può riscontrarsi un aumento delle rughe sia superficiali che profonde sopratutto all’area perioculare dove la pelle è più sottile. Possono poi comparire lesioni più importanti precancerose come le discheratosi caratterizzate da un ispessimento dello strato corneo superficiale.
In certi casi appaiono addirittura lesioni tumorali serie, insorgenti più facilmente nei soggetti a fototipo chiaro, come i carcinomi basocellulari o quelli più gravi spinocellulari o ancora il melanoma, tumore maligno cutaneo più temibile sebbene più raro.
Cosa fare per la nostra “pelle d’autunno”? Certamente un check-up dermatologico, obbligatorio in presenza di lesioni incerte, utile per lesioni inestetiche quali rughe, macchie solari, formazioni vascolari (angiomi stellati e rubini, teleangectasie), decadimento dei tessuti cutanei, secchezza cutanea.
La consulenza dermatologica è utile anche per evitare errori e trascuratezze alle future esposizioni solari per consigli terapeutici e sopratutto per i fototipi chiari.
Polimedica Laser – Poliambulatorio specialistico
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