Una lisca di pesca inghiottita da una bambina alla scuola primaria Lipparini. Un pezzo di fil di ferro nella mozzarella alla Casaralta. Una puntina da disegno nel panino alle Piaget. I tre episodi successi nell’arco di dieci giorni nelle mense di Bologna hanno scatenato l’ennesima protesta dell’Osservatorio mense scolastiche composto dai genitori. Lo scrive La Repubblica.
Il malcontento, nonostante la nuova gestione della refezione scolastica affidata quest’anno a Elior e Camst, era già realtà per i ritardi nella consegna dei pasti segnalati nelle settimane scorse e per le porzioni scarse di cui i genitori si stavano già lamentando.
I genitori, che si aspettavano un’impennata di qualità dalla nuova gestione del servizio, sono sul piede di guerra. Per lunedì prossimo hanno convocato un’assemblea straordinaria.
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