partorire Si chiama Leonardo il primo bambino nato nella nuova sede dell’Ostetricia e Ginecologia dell’ospedale di Mirandola. Il parto è avvenuto mercoledì sera. Dopo poche ore è venuto alla luce Mattia. Sono loro i primi due nati nella sede del nuovo punto nascita del Santa Maria Bianca inaugurato ufficialmente ieri. Il punto nascita sorto dopo il sisma dell’Emilia è dotato di sala operatoria per le procedure chirurgiche urgenti e due sale travaglio-parto che offrono anche la possibilità di partorire in acqua.

A disposizione di donne, neonati e operatori degenze ancora più moderne e confortevoli, predisposte per il “rooming-in”, un particolare tipo di degenza post parto che permette alle donne di tenere nella propria stanza i bambini appena nati, giorno e notte, senza limiti di orario. All’interno dell’area ambulatoriale sono accessibili il pronto soccorso ostetrico ginecologico e la sala di attesa per i parenti.

Nell’ultimo triennio di attività, l’Ostetricia di Mirandola ha dovuto fare i conti con i gravi problemi dovuti al terremoto del 2012. Per sette mesi il comparto è stato chiuso e le mamme si sono dovute spostare in altri ospedali. La riapertura, nella sede occupata fino a pochi giorni fa, risale alla fine del 2012. Nel 2014 sono stati registrati 451 nuovi nati, mentre a tutt’oggi – per il 2015 – i bambini nati a Mirandola sono 325. I tagli cesarei rappresentano in media il 21% del totale dei parti.

Kyriakoula Petropulacos, direttrice generale Sanità, politiche sociali e integrazione della Regione Emilia-Romagna ha detto: “Lavoravo a Modena nei giorni del sisma. Ho avuto modo di condividere la drammaticità del momento, l’impegno, lo sforzo corale da parte di tutti per ripartire. Uno sforzo che trova oggi una delle tante realizzazioni concrete che abbiamo visto sul nostro territorio a tutti i livelli. E questo riguarda ancora di più quelle strutture, come l’Ospedale di Mirandola, che sono state colpite in modo purtroppo rilevante”.