Giovanni Desio, l’ex parroco di Casal Borsetti, in provincia di Ravenna, condannato in primo grado a dieci anni e otto mesi di reclusione per atti sessuali nei confronti di alcuni minorenni, torna oggi davanti ai giudici per il processo in Corte d’Appello. E proprio ora viene alla luce, come scrive Il Resto del Carlino, un comportamento inquietante che l’ex religioso ha tenuto nei mesi scorsi.
Nonostante il divieto di comunicare con persone diverse dai congiunti e dal proprio legale, infatti, dalla struttura umbra per religiosi dove si trova ai domiciliari Desio ha aperto qualche tempo fa un profilo Facebook nel quale ha postato foto recenti e di quando era bambino. La segnalazione alle autorità è arrivata da alcuni genitori dei ragazzini coinvolti nell’inchiesta.
Il profilo, poi, è stato oscurato. Desio avrebbe approfittato di un momento di distrazione dei monaci della struttura di Città del Castello per utilizzare il computer in modi che non concessi. Un fatto che lascia perplessi, visto che i primi passi falsi, l’ex sacerdote, ben prima che partisse l’inchiesta li aveva fatti proprio on-line, sostituendosi nel profilo Facebook ad un adolescente di sua conoscenza.
Intanto, oggi Don Desio torna in tribunale. Con la paura di finire di nuovo in carcere.
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