“Il Maggiolino”, le mamme lasciano i bimbi al primo piano e salgono in ufficio

Il salone del servizio "Il Maggiolino"
Il salone del servizio “Il Maggiolino”

Sono talmente rare le misure per favorire la conciliazione famiglia-lavoro, che appena qualcuno le implementa, il riscontro è immediato: è successo anche al Gruppo Maggioli, che ha la principale sede a Santarcangelo di Romagna e che da diverso tempo ragiona su come migliorare la vita ai genitori dipendenti. Fino a che, un anno fa, in alcuni locali dell’azienda è stato aperto “Il Maggiolino”, un piccolo gruppo educativo che accoglie sette bambini in età 6-36 mesi in orario 8,15-17,45. In linea, insomma, con i tempi degli uffici. E nell’ottica di favorire il rientro al lavoro a tempo pieno per mamme e papà.

Maria Luisa Bellopede, che si occupa di comunicazione e responsabilità sociale all’interno dell’ufficio personale, sa però che non basta: “La sede di Santarcangelo vede 400 dipendenti, molti dei quali sono mamme e papà. Non a caso abbiamo già una lista d’attesa di sei bambini. Cosa che ci sta spingendo a riflettere sull’esigenza di passare a una formula più grande, un nido aziendale vero e proprio”. Le esperienze di nidi aziendali, in provincia di Rimini, sono due: quello dell’Ausl e quello della Teddy. Maggioli, che da oltre cent’anni lavora producendo servizi per la pubblica amministrazione, le aziende e i liberi professionisti, all’innovazione ha sempre creduto. E innovazione, di questi tempi, può far rima anche con esigenze familiari.

Bimbi all'opera al piccolo gruppo educativo interno all'azienda Maggioli
Bimbi all’opera al piccolo gruppo educativo interno all’azienda Maggioli

Al gruppo educativo, che si trova in una sorta di appartamento al primo piano, lavorano due educatrici (più una di riserva), mentre i pasti vengono preparati da una dipendente del Gruppo appositamente formata a gestire la cucina.

La formula è vantaggiosa per i dipendenti, che pagano meno di 300 euro mensili di retta, pasti compresi: “Il fatto di gestire direttamente il servizio – precisa Bellopede – ci consente di abbattere diversi costi. I genitori portano solo i pannolini, come tra l’altro succede in altri servizi privati. Dal 2016 inizieremo il percorso per diventare nido aziendale e quindi accogliere 14 bambini. In quel caso, l’idea è di aprirci anche alla cittadinanza, convenzionandoci con il Comune”.

Intanto, nel 2016 si terrà in azienda la decima edizione consecutiva della “Festa delle mamme e dei papà che lavorano”. Durante le scorsi estati, per i figli dei dipendenti, sono stati organizzati diversi laboratori: “La conciliazione ci sta a cuore. E siccome nell’area informatica lavorano anche diversi papà, stiamo puntando anche a loro. Due bambini in lista d’attesa sono figli di dipendenti uomini”.

In questo articolo ci sono 3 commenti

Commenti:

  1. Buongiorno vorrei sapere quando si potrebbe venire a fare l’iscrizione. Io avrei bisogno da settembre 2016. Grazie mille per l’attenzione.

    1. Buongiorno Irene, la ringraziamo per l’attenzione dimostrata nei confronti del nostro servizio. Non siamo ancora in grado di risponderle. Auspichiamo di diventare nido entro i primi mesi del 2016, dopodiché ci attiveremo per la convenzione con il Comune e seguiremo le loro linee-guida rispetto alle iscrizioni esterne. Ci ricontatti nel nuovo anno all’indirizzo maggiolinsieme@maggioli.it Cordiali saluti, Maria Luisa Bellopede

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