L’amore? Non esiste, è solo una questione di chimica

amore, computer, InternetLo aveva detto anche il poeta dei sentimenti più delicati: “Il Chimico” di Fabrizio De André sposava alla perfezione gli elementi come l’ossigeno e l’idrogeno ma non riusciva a capire perché le persone si combinassero “attraverso l’amore affidando ad un gioco la gioia e il dolore”. Forse, perché, l’amore non esiste e la chimica sì. A tirare queste sorprendenti conclusioni, manco a dirlo, è la scienza. Secondo la quale è, appunto, tutta questione di chimica, altro che cuore.

Bisogna ammetterlo, qui c’è chi tira acqua al proprio mulino: lo studio che spezza i sogni di tutti i romantici è della American Chemical Society. Chimici, dunque: gente abituata a dimostrare le proprie tesi, proverbialmente coi piedi per terra, immuni alle frecciatine di Cupido. Ecco dunque le prove, anzi le provette.

Il segreto sta tutto nella dopamina e nell’ossitocina: il rilascio di queste due sostanze (tecnicamente neurotrasmettirori) fa stare bene il cervello (il cervello, si noti bene: non il cuore) e uomini e donne hanno l’illusione di essere innamorati. Illusione perché, spiegano i ricercatori, lo stimolo di dopamina e ossitocina può derivare anche da cibo, sesso o droghe o da altre situazioni piacevoli. Insomma, un ‘mischione’ molto prosaico che fornisce energia, concentrazione e motivazione. L’innamorato può fare cose straordinarie solo perché, suggeriscono gli scienziati, è ‘dopato’. E quindi, par di capire, da squalificare, da bandire.

Ecco, questo è lo studio dei chimici americani. Ora ognuno tiri le sue conclusioni ricordando che il protagonista del brano di De André conclude la sua esistenza poco gloriosamente: “Son morto in un esperimento sbagliato, proprio come gli idioti che muoion d’amore”.

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