Rubano le pile dell’apparecchio a una bimba sorda

bullismo, bimbo, solitudineDue volte. Non una. Perché sbagliare è umano ma perseverare diabolico. Anzi, no: in casi come questi bisogna essere proprio vigliacchi. E quindi vigliacchi al cubo. Come altro definire chi ruba per due volte le pile dell’apparecchio acustico ad una bambina sorda? Anche se, così come pare dalle prime sommarie indagini, si tratta di coetanei.

Questi non sono bulli, sono, appunto vigliacchi. Ragazzini che se non vengono corretti immediatamente rischiano di trasformassi in delinquenti nel giro di qualche anno. Poco importa che abbiano dieci anni, se non sono in grado di capire il male che hanno fatto a quell’età non lo capiranno mai se qualcuno non interviene a raddrizzarli. Se provano piacere a fare scherzi (?) del genere ai più deboli, vuol dire che la loro educazione è completamente da rivedere e che provengono da una società marcia fin dalle fondamenta.

Come riporta il quotidiano La Nuova Venezia, gli episodi si sono verificati nei giorni scorsi in una quinta elementare della Rivera del Brenta. A rivelare il fatto è stato il padre tramite Facebook: “Sono molto indignato – ha scritto – e mi rendo conto a che basso livello sia arrivata l’educazione dei nostri figli, spero (ma ho dei seri dubbi), che episodi del genere cessino visto che ho presentato denuncia”. Il padre ha anche lanciato un appello per la restituzione delle pile. Chissà se là in fondo all’animo è rimasta un pochino di coscienza.

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Commenti:

  1. Indignita di fronte a tanta pochezza a tanto marcio! Quanto merdosi sanno essere i bambini alla faccia degli ipocriti…li tirerei su a calci in culo! Vergognatevi di aver messo al mondo esseri del genere

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