partorireDopo i primi test viene presentato come una via di mezzo tra il parto naturale e quello con l’epidurale. Si tratta di uno spray nasale che allevia il dolore durante il parto e che avrebbe dei vantaggi rispetto alla più diffusa tecnica analgesica: chi ha condotto l’esperimento assicura che provoca meno nausea, un travaglio più breve e meno difficoltà di allattamento al seno rispetto all’epidurale. Inoltre gli effetti sono potenzialmente meno pericolosi per il bambino.

Il test, come racconta il quotidiano britannico Guardian, è stato effettuato con risultati positivi in Australia su 156 donne grazie ad nebulizzatore a base di fentanil, un analgesico che può essere somministrato facilmente come spray nasale dalla partoriente stessa sotto il controllo di un’ostetrica. Julie Fleet, il medico che ha guidato la ricerca, specifica che il fentanil non riduce completamente il dolore come l’epidurale ma è più semplice da assumere (qualche spruzzata al posto dell’iniezione), potrebbe essere usato anche da chi, per vari motivi di salute, è sconsigliato l’epidurale e, a differenza di quest’ultimo, gli effetti dei suoi principi attivi dopo essere passati nel bambini spariscono tra le 2 e le 7 ore. Per l’epidurale invece servono alcuni giorni e quindi la possibilità (sempre molto bassa in ogni caso) di causare effetti negativi sul piccolo come problemi di respirazione, sonnolenza e irritabilità è maggiore. Adesso potrebbe essere compiuto un nuovo passo: le autorità sanitarie australiane stanno valutando se far partire una sperimentazione ufficiale in alcuni ospedali del Paese.