Il nipotino di 10 anni è stato vittima di una vicenda di bullismo che non si è conclusa esattamente come la famiglia auspicava così la nonna, amareggiata e delusa, ha deciso di scrivere un libro su tutta questa storiaccia ma cambiando il finale. Mettendone uno felice, dove alla fine le incomprensioni sono superate e si ricrea l’armonia, cosa che non è successa nella vita reale. Il bambino, come racconta la nonna alla Gazzetta di Modena, vive ancora una condizione di disagio con frequenti incubi notturni, segno che la soluzione escogitata non è stata quella ottimale, anzi.
Una volta accertati gli episodi di bullismo, il piccolo è stato trasferito da una scuola del Modenese ad un’altra. Del caso si sono occupati la scuola, il Provveditorato e il ministero della Pubblica istruzione. Male, sottolinea la nonna: “L’istituzione ha chiuso il caso a suon di carte bollate e di verbali, dicendo: noi siamo a posto così”. La donna accusa: genitori in difficoltà sono stati “messi uno contro l’altro senza nessuna opera di mediazione”, che un incontro c’è stato solo dopo tre mesi e lo psicoterapeuta di famiglia non ha potuto parteciparvi.
Con il trasferimento in un’altra scuola (giudicato la soluzione migliore dal ministero stesso) il caso si è ufficialmente chiuso ma il bambino, sottolinea la donna, è stato costretto a cambiare ambiente, ha perso gli amici e vive un periodo di disorientamento. Così a maggio uscirà il libro ispirato a questa vicenda. Significativo il titolo: “Solo di fronte al mondo”.
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