L’educazione sanitaria e la prevenzione entrano a scuola grazie a un progetto dell’associazione “Cuore e Territorio”. Venerdì scorso gli obiettivi sono stati presentati al Circolo ravennate e dei forestieri di Ravenna insieme a Linea Rosa e Ravenna Centro Storico.
Tra i rappresentati del mondo della scuola c’erano la preside del liceo classico Patrizia Ravagli, la preside del liceo artistico Maria Teresa Buglioni, il preside del liceo scientifico Gianluca Dradi. Tra gli assessori, Ouidad Bakkali (Scuola) e Roberto Fagnani (Lavori pubblici).
Giovanni Morgese, presidente di “Cuore e Territorio”, ha commentato i dati statistici forniti dal Dipartimento dipendenze patologiche dell’Ausl di Ravenna: “Nel corso dell’intero 2013 sono stati 119 i minori di età compresa tra i 12 e i 18 anni seguiti dal servizio. Siamo coscienti che i giovanissimi fanno uso di droghe leggere: 12enni che arrivano ad acquistare partite da 100 euro di ‘fumo’ alla volta, 13enni che si ritrovano emarginati dal gruppo e finiscono in cattive compagnie, 15enni e 16enni che, per permettersi il consumo quotidiano di cannabinoidi e racimolare i soldi necessari al loro acquisto, arrivano a spacciare ad amici e compagni. Negli ultimi due anni la diffusione di sostanze stupefacenti tra i ragazzi è notevolmente aumentata e preoccupa la considerazione che molti di loro hanno che si tratti di una cosa comune, sottovalutando le problematiche connesse al consumo di droghe reperibili troppo facilmente, anche nelle scuole”.
Dialogare con i giovani anziché soffermarsi solo sulla repressione, secondo le associazioni coinvolte nel progetto, è la strategia giusta per fare prevenzione: “Da qui il progetto che si propone di portare nella scuola pezzi di istituzioni, professionalità mediche, giuridiche, sociali”. La vera prevenzione, ha spiegato il primario di cardiologia Massimo Margheri, si fa per strada, al momento del bisogno, nei luoghi di aggregazione, nelle scuole. Di qui la volontà di insegnare ai giovani le manovre di primo soccorso, di rianimazione.
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