Varici, capillari, gambe gonfie. Quando l’utero si ingrossa a causa di una gravidanza e, con tutto il suo peso, comprime i vasi sanguigni, gli effetti possono essere non gradevoli. Non solo a livello estetico. Lo spiega Aspero Lapilli, chirurgo vascolare del centro medico B & B di Imola, che domenica 28 febbraio alle 11 sarà allo stand di Romagna Mamma durante la fiera Happy Family in programma alla Fiera di Forlì per parlare alle future mamme dei problemi che possono insorgere a livello circolatorio durante la gestazione.
“Le donne incinte spesso hanno problemi di gonfiore e di formazioni varicosi non solo per una predisposizione genetica – spiega lo specialista in diagnostica vascolare-. Il periodo della gravidanza, infatti, può mandare in tilt un po’ tutto il sistema anche in soggetti che, prima, non hanno mai avuto complicazioni di questo genere”. Per Lapilli il primo passo da fare è farsi affiancare da uno specialista, perché a volte il ginecologo non basta, ma soprattutto non ricorrere a farmaci “inutili”.
Fondamentale, invece, è la calza elastica da utilizzare durante la gravidanza, il parto e anche nei mesi successivi. L’altro consiglio è camminare molto, soprattutto in acqua (piscina o mare) per scaricare l’accumulo di liquido e la tensione che si è creata a livello degli arti inferiori. Senza dimenticare una buona alimentazione: “Dimentichiamo il concetto del mangiare per due. Bisogna alimentarsi con equilibrio, evitando il più possibile carboidrati e dolciumi in favore di frutta, verdura e proteine”.
La prevenzione, infatti, è anche in questo caso importantissima: “Dopo due o tre mesi dal parto, i problemi che non sono scomparsi, restano. E allora bisogna trattarli ricorrendo alle diverse tecniche, dalla scleroterapia fino alla chirurgia con il laser a fibra ottica, che si effettua in day hospital, in anestesia locale”.
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