Quando l’hanno ritrovata, domenica mattina, era in condizioni disperate. Dopo poche ore si era diffusa la notizia della sua morte ma si trattava solo di una voce, ben presto smentita. La piccola ha lottato per altri due giorni poi si è arresa: ieri se n’è andata così, a 18 mesi, Sofia, la bambina finita assieme alla nonna in un burrone nei boschi di Cascia di Reggello, in provincia di Firenze.
Sabato pomeriggio la donna, 63 anni, era uscita per una passeggiata assieme alla nipote, col passeggino. Fatale è stata la caduta nel dirupo in una zona impervia: le due, nonostante centinaia di persone si fossero mobilitate per la ricerca, hanno passato una notte al freddo. Sono state ritrovate solo la mattina seguente (stando alle prime ricostruzioni sembra che la nonna non avesse il cellulare con sé) con la piccola in stato avanzato di ipotermia. All’ospedale pediatrico Meyer i medici hanno tentato l’impossibile pur di salvare la bambina: lunedì è stata operata all’addome ma non c’è stato niente da fare. Le sue condizioni si sono ulteriormente aggravate e ieri sera è morta. I genitori di Sofia, come rende noto l’ospedale fiorentino, hanno dato il loro assenso a un’eventuale donazione di organi. Quanto alla dinamica dell’incidente, un trauma cranico e il conseguente stato di choc hanno impedito alla nonna una precisa ricostruzione.
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