Vent’anni di accoglienza, vent’anni di amicizia e sostegno alle persone in difficoltà, vent’anni di dialogo con le istituzioni per dare una risposta ai bisogni del territorio. L’opera di Casa Novella festeggia questo importante traguardo facendo memoria della passione educativa e del desiderio di accoglienza che hanno animato Novella Scardovi e il marito Giuliano; furono loro, sin dai primi anni ‘90, ad ospitare ragazze in difficoltà nell’appartamento di Castel Bolognese dove vivevano con i tre figli. Quell’esperienza di condivisione è poi sfociata nella Casa d’accoglienza San Giuseppe e Santa Rita di Castel Bolognese (località Biancanigo), inaugurata il 17 marzo 1996 e dalla quale sono nate in seguito altre strutture (in tutto sei).
In occasione di tale ricorrenza, Casa Novella (il nome con cui viene identificata l’intera opera) organizza per mercoledì 9 marzo alle 20.45 al Cinema Sarti di Faenza un incontro aperto al pubblico dal titolo “Ogni pietra ha un nome”, un dialogo a più voci a 20 anni dalla nascita della Casa d’accoglienza. “Novella diceva sempre che ogni pietra di questa casa ha un nome perché sono le ragazze e i ragazzi accolti in questi anni ad averci insegnato l’esperienza dell’amore e della carità”, spiega Adele Tellarini, neuropsichiatra infantile e responsabile della Casa d’Accoglienza.
Dall’appartamento di Novella e Giuliano fino ai giorni nostri, di strada ne è stata fatta. L’opera Casa Novella oggi accoglie complessivamente 115 persone al giorno e ne coinvolge circa 90 tra collaboratori e volontari. Nucleo fondante è l’associazione San Giuseppe e Santa Rita, fondata nel 1990, che attraverso i volontari sostiene le varie attività. La cooperativa sociale Educare Insieme, sorta nel 2001, svolge attività educative e socio-riabilitative per ragazzi e adulti con disabilità e disturbi di vario genere; nel 2005 è nata la cooperativa sociale Botteghe e Mestieri per favorire l’inserimento lavorativo di persone svantaggiate.
Oltre alla Casa d’Accoglienza di Castel Bolognese, Casa Novella dispone di altre 5 strutture: il centro diurno Il Fienile di Castel Bolognese per offrire un aiuto scolastico ai minori in difficoltà; il centro diurno socio-occupazionale Casa Novella Laboratori di Barbiano (Cotignola) che accoglie giovani e adulti disabili; il centro di aiuto allo studio Il Battello di Castel Bolognese per i ragazzi delle scuole medie; la Casa Fabio Minguzzi di Tebano (Faenza) dove hanno sede il centro socio-riabilitativo La Maccolina, i laboratori occupazionali per ragazzi e adulti con disabilità psichiche e disturbi correlati, e il laboratorio di produzione di pasta (marchio “Pasta della Casa”) della Cooperativa Sociale Botteghe e Mestieri; infine la Casa La Pietra, situata nella sede di Castel Bolognese e dedicata all’ospitalità residenziale di madri con disagi psico-sociali insieme ai loro figli.
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