Il padre era depresso e disoccupato. La perdita del lavoro lo aveva fatto entrare in una spirale pericolosa, al punto da non adempiere ai propri doveri di padre, seppur separato. Così è stato condannato per violazione degli obblighi di assistenza familiare, reato previsto dall’articolo 570 del codice penale, nei confronti della figlia minorenne. La sentenza, emessa dalla sesta sezione penale della Cassazione, riguarda un padre di Asti che aveva fatto mancare i mezzi di sussistenza alla propria bambina, non corrispondendo, contravvenendo così a quanto impostogli dal tribunale, i 400 euro mensili e il 50% delle spese scolastiche, mediche e ricreative.
Come hanno ricordato i magistrati nella sentenza 12283/2016, il padre “ha pressoché ignorato la figlia non corrispondendo mai nulla per lei” mentre le sue condizioni di salute ed economiche sono state ritenute ininfluenti: è stato giudicato un “uomo giovane e sano (meramente asserita risulta la depressione che lo avrebbe colto)”. Per lui dunque è scattata la condanna a tre mesi di reclusione più 400 euro di multa.
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Commenti:
e’ un assurdita’…..anch io non pago gli alimenti ma non sono un delinquente chi ha privato me e le mie figlie dei nostri diritti dovrebbe pagare e andare in galera ….noi siamo vittime di false testimonianze e di querele che poi a livello penale si son rivelate dai giudici infondate …..io dovrei versare 600 euro al mese a gente che con la scusa di maltrattamento ( non dimostrato ) mi han razziato casa mentre ero al lavoro deportato le figlie contro il nostro volere e ricattato con ogni mezzo ……
io sono una madre con tre figli e i due padri non mi danno i soldi del mantenimento cosa devo fare
Questo è quello che chiamano il Belpaese.Siamo dei paria. Abbiamo un ordinamento giuridico gestito da folli presuntuosi ammanicati con politicanti senza scrupoli
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