Il titolo del post sul blog lascia spazio a poche interpretazioni: “Perché mi sono toccata durante il travaglio“, dove quel “toccata” sta esattamente per “masturbata”. La vicenda viene raccontata in prima persona da Angela Gallo, 30enne fotografa australiana che ha sperimentato una tecnica piuttosto originale per affrontare i dolori del parto.
Traumatizzata dalla prima gravidanza al termine della quale ha affrontato un travaglio di 45 ore e un epidurale che ha lasciato ricordi negativi perché l’ha fatta sentire lontana dal suo corpo, la Gallo ha provato la masturbazione e il parto orgasmico: “Sì, è possibile stimolare i muscoli clitoridei e provare piacere nel momento più difficile del parto, anche se non è il classico desiderio sessuale”, afferma. Il piacere sopra il dolore, un anestetico formidabile e naturale, a sentire la fotografa australiana: “Quando ho saputo che molte altre donne avevano sperimentato questa possibilità, e si erano masturbate, ho voluto provare anch’io”. Con il marito accanto, tra l’altro.
D’altronde le analogie non mancano: “Gli ormoni, le sensazioni mentali e corporee, l’attività cerebrale, i recettori sono tutti elementi che si intrecciano sia nel parto che nel piacere – ricorda la Gallo -. Le nostri vulve si gonfiano, il flusso di sangue aumenta, emettiamo mugolii, i nostri fianchi oscillano, la respirazione si fa profonda, sudiamo”. Ed ancora: “Avete mai avuto un mal di testa e istintivamente avete deciso di masturbarvi, e alla fine il mal di testa è passato? Bene, molti di noi lo fanno perché questo funziona. Allora perché dovrebbe essere diverso nella stimolazione clitoridea durante le contrazioni?”.
Che quella della Gallo non sia una stramberia è confermato dal fatto che il parto orgasmico è conosciuto fin dal 1985, teorizzato dalla sessuologa Juan Merelo Barbera. Sulla vicenda esiste anche un documentario (vedi il video) denominato, appunto, Orgasmic Birth. Infine nel 1988 il dottor Barry Komisaruk ha pubblicato uno studio sul Journal of Sex Research il quale informa che dopo aver stimolato vagina e clitoride le donne sono meno sensibili al dolore.
Qui l’articolo originale sul blog di Angela Gallo.
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