cani gattiFinalmente qualcosa si muove. La polizia municipale è entrata in azione contro i trasgressori del parco della Fratellanza di Ravenna. L’area verde di via Cilla è vietata ai cani ma, da sempre, l’inciviltà e il menefreghismo regnano sovrani: ci sono cani a tutte le ore. Di tutte le taglie. Molti senza guinzaglio e museruola. Lasciati liberi di scorrazzare e di sporcare il parco, frequentato da molti bambini. Proprio per questo nei mesi scorsi sono partite diverse segnalazioni: il quartiere è densamente popolato di giovani coppie e con l’arrivo della primavera ci sarà una vera e propria invasione di bambini. Che hanno il diritto di giocare, lontano da quelle bestie (i padroni e i cani) che mettono a repentaglio la loro sicurezza.

In passato si è già verificata qualche mezza aggressione con gli animali richiamati dai proprietari giusto in tempo: non è una bella esperienza un cane che abbia, ringhia e mostra i denti in mezzo ai bambini piccoli. Salvo la solita scusa: “Ma tanto è buono, non fa niente…”. Frasi che, invece di acquietare gli animi, li hanno esasperati. Qualcuno ha fatto notare ai trasgressori abitudinari che in città non mancano le aree per cani ma gli incivili a sei zampe fanno spallucce. In particolare è stato segnalato un cane bianco e nero di media-grossa taglia, resosi protagonista di spiacevoli ‘inseguimenti’ ai danni di anziani, podisti e bambini. Il padrone è stato anche richiamato ma continua a infischiarsene delle proteste.

Per questo, appunto, la polizia municipale ha cominciato a prendere provvedimenti. Negli ultimi dieci giorni nei pressi del parco sono intervenute alcune pattuglie e sono fioccate le multe. Sacrosante: il divieto di accesso ai cani è ben segnalato a tutte le entrate, non ci sono scuse. Un intervento tempestivo a ricordare che la legge è uguale per tutti, anche per i cani e i loro padroni, e che potrebbe riportare la situazione alla normalità: il clima non è certo dei migliori e gli abitanti del quartiere, dopo numerose segnalazioni, si sono decisamente scocciati dei soprusi degli amici pelosi e dei loro padroni. Intanto qualcuno si è già attrezzato per fare foto e video con il telefonino e poi inviarle alle autorità competenti con la speranza di risolvere tutto nella maniera più civile possibile.