“Dieci anni di adozione in Emilia-Romagna. Dal ‘boom’ alla cura dei legami familiari”. Questo il titolo del report scritto dalla Regione sul fenomeno adottivo dal punto di vista dei bambini, delle famiglie e dei servizi coinvolti.
Si parte dall’analisi generale dell’andamento delle adozioni nell’ultimo decennio in relazione al mutare della “domanda”, soffermandosi sul calo registrato e sulle sue possibili ragioni, poi si concentra sulle caratteristiche dei bambini accolti per adozione internazionale, in adozione nazionale e in affidamento a rischio giuridico. Completano il rapporto un approfondimento sulla salute dei bambini adottati, gli esiti della rilevazione regionale sui fallimenti adottivi e una serie di riflessioni su alcune fasi del percorso adottivo in Emilia-Romagna, in relazione a quanto stabilito dalle linee di indirizzo regionali.
Un dato che salta subito all’occhio e merita attenzione è il calo dell adozioni (-35%), in particolare a partire dal 2010, che in Emilia-Romagna risulta più consistente rispetto al quadro internazionale. Ciò è dovuto a un mix di fattori, dall’incertezza economica alla precarietà del lavoro, dal calo del tasso di nuzialità all’aumento dell’età media del primo matrimonio, dai tempi d’attesa ai costi dell’adozione. Non ultimo va considerata la modifica della normativa italiana sulla fecondazione medicalmente assistita. Si registra anche una flessione del numero di decreti di idoneità all’adozione internazionale rilasciato dal Tribunale per i minorenni dell’Emilia-Romagna. La percentuale di coppie che non conclude alcun percorso adottivo è stimata intorno al 15% per il sopravvenire di eventi che incidono sull’interruzione del progetto, quali la nascita di un figlio biologico, una separazione o un calo motivazionale.
Nell’ultimo triennio la maggioranza dei bambini adottati fuori dall’Italia proviene dall’Europa dell’Est (41%), più di un quarto (28%) dall’America del Sud, mentre quelli di origine africana sono il 15% e gli asiatici intorno al 14%. Le adozioni internazionali sono anche quelle più a rischio di fallimento (83% contro il 17% delle adozioni nazionali).
L’età dei bambini al momento dell’adozione si concentra per lo più nella categoria che va dai 6 ai 10 anni, a cui si aggiunge un 7 % di bambini che hanno più di 11 anni al momento dell’adozione. Il restante 50 % circa ha un’età fino ai 5 anni al momento dell’adozione. Si conferma quindi anche per l’Emilia-Romagna il dato nazionale rispetto ai bambini adottati internazionalmente con un’età media di circa 5,5 anni nel 2013.
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Commenti:
Credo debba essere dato un chiarimento sul fatto che 83% delle adozioni internazioanle sia a rischio fallimento. Dalla mia esperienza mi pare proprio un dato errato.
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