Piadina crudo, mozzarella, rucolaE’ di questi giorni la prima pronuncia giurisprudenziale favorevole al Consorzio di promozione e tutela della piadina romagnola Igp (Indicazione geografica protetta). L’utilizzo di questa denominazione è riservato esclusivamente agli operatori romagnoli, purché seguano attentamente il disciplinare di produzione e si sottopongano ai controlli dell’ente di controllo nominato dal ministero delle Politiche agricole.

Al contrario nell’ottobre del 2012 una società marchigiana aveva richiesto la registrazione del marchio “Riccione Passione Piadaper piadine prodotte nelle Marche. A luglio 2013 Riccione Srl (produttore di Piadina Romagnola IGP aderente al Consorzio) aveva impugnato la registrazione, in quanto ingannevole per il pubblico, posto che l’acquirente del prodotto avrebbe creduto erroneamente di acquistare una tipica piadina romagnola, mentre così non sarebbe stato.

Adesso il tribunale di Ancona, sezione impresa, ha riconosciuto la fondatezza delle contestazioni ed ha dichiarato la nullità del marchio “Riccione Passione Piada”dell’impresa marchigiana, disponendone la cancellazione dal registro dei marchi – recita la sentenza -, con motivazioni degne di menzione: “evidentemente, la società convenuta, approfittando dell’affinità e della obbiettiva confondibilità dei due prodotti ed essendo ben consapevole che la provenienza geografica di un manufatto ‘tipico’ ha rilievo decisivo nelle scelte del consumatore, ha preteso, impropriamente, di agganciarsi ad una delle città simbolo (Riccione) della ‘patria’ per eccellenza della piadina (la Romagna), al livello qualitativo, alla reputazione acquisita nel tempo e all’attrattività commerciale della piadina (romagnola)…”.

Questa sentenza è molto importante, commenta Elio Simoni, presidente del Consorzio di promozione e tutela della piadina romagnola, poiché “stabilisce che l’uso e la registrazione di marchi che evochino o si ispirano ad una denominazione protetta, agganciandosi impropriamente al prestigio ed alla reputazione, non è consentito e deve essere sanzionato. La piadina romagnola è il prodotto simbolo del nostro territorio e va tutelata in tutte le sedi a beneficio dell’intera terra di Romagna”.