Il bambino nella culla che non si muove, il papà che capisce che qualcosa non va e chiama subito il 118. Preziose indicazioni per telefono e dopo alcune manovre il piccolo riprende a respirare e piangere. Momenti di paura quando “pensi di morire anche tu”, raccontati da un neo papà di Udine al Gazzettino.
L’operatore del 118, che nel frattempo stava arrivando in ambulanza, ha spiegato “per filo e per segno che fare. Seguendo i suoi consigli ho effettuato alcuni gesti per tentare di far riprendere il suo respiro. Il bimbo dopo alcuni lunghi momenti ha ripreso a piangere. Fosse accaduto di notte, quando non ti accorgi, la morte improvvisa avrebbe colto anche mio figlio, senza possibilità di intervenire”.
L’episodio, ha spiegato il papà, si è verificato nuovamente dopo 15 giorni. I genitori nel frattempo avevano comperato un modello di baby monitor che rileva la mancanza di respiro nei bambini, facendo scattare un allarme sonoro in caso di emergenza. E sono riusciti a intervenire nuovamente.
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