La grande novità della stagione 2016 dell’Acquario di Cattolica è la mostra nel percorso viola “Squali, predatori perfetti” nella quale sono esposti oltre 30 modelli a grandezza naturale per scoprire genesi, evoluzione e abitudini di questi animali: dal grande squalo bianco di oltre 6 metri, allo squalo tigre, dal martello al volpe, fino allo squalo pigmeo.
Noi l’abbiamo visitata e ci preme subito sfatare un luogo comune: gli squali mangiano solo tre volte alla settimana e sono abbastanza schizzinosi. Ad esempio quelli che nuotano placidi e maestosi nella vasca del percorso blu – 700mila litri d’acqua marina per gli squali toro più grandi d’Italia – non degnano neanche d’un’occhiata i pescetti ospitati assieme a loro. Tanto per fare un paragone: le fameliche lontre del percorso giallo, Eva, Marta e Costanza, si cibano quattro volte al giorno. Esserini di 70-80 centimetri capaci di evoluzioni da circo pur di conquistare la pappa che un addetto somministra all’interno del loro spazio, per la gioia dei bambini.
Abbiamo anche scoperto che, se non si vogliono fare brutte figure, è bene evitare ogni metafora erotica che riguardo gli squali: arrivano tardi alla maturità e sono animali sessualmente pigri, al punto da essere a rischio estinzione. Se poi aggiungiamo che l’Italia è al primo posto in Europa per la cattura, il pericolo dalle nostre parti è decisamente alto.
Decisamente minore per l’uomo: da noi sono stati censiti ufficialmente 11 attacchi di squali, di cui 3 mortali (l’ultimo nel 1989 nel Tirreno). In Adriatico si è registrato un solo episodio, nel 1963 a Riccione, quando è stato preso di mira un sub. Di solito nelle nostre acque si può incontrare l’innocuo gattuccio, una specie che si nutre di molluschi e piccoli pesci. Ben diversa la situazione ad altre latitudini, specie nell’Atlantico (663 gli attacchi in Florida), nel Pacifico e in Australia.
La mostra ricorda che nel mondo vi sono 484 specie di squali (45 solo nel Mediterraneo) ma i cinque più pericolosi sono bianco, tigre, zambesi, mako e longimanus. Tra quelli esposti, uno dei più originali è senz’altro lo squalo tagliatore detto anche “squalo stampo dei biscotti” perché sulle prede (i delfini ad esempio) lascia delle cicatrici perfettamente rotonde. In mostra anche i denti degli squali (ogni specie li ha diversi dall’altra con quello dello squalo bianco che forma un triangolo equilatero perfettamente acuminato) e un meccanismo che illustra il funzionamento della terribile efficacia della mascella di questi animali. “Gnack, gnack”, i bambini sono felicissimi di spingere il pulsante con il quale questa meraviglia della natura scatta come una tagliola, così come fanno la fila per mettere la testa fra le fauci del modello del gigantesco squalo bianco per una foto ricordo.
Nel percorso blu, poi, i sostenitori della famiglia naturale potrebbero sostare a lungo e interrogarsi davanti alla vasca del pesce donzella che nasce femmina e poi si trasforma in maschio; per non parlare del pece porco, un altro che attenta all’onore e alla morale, e del pesce scatola-cornuto, colui che, evidentemente, subisce le conseguenze peggiori…
Senza dimenticare i rettili del percorso verde con il maestoso boa e l’affascinante e algido iguana, l’ultima annotazione riguarda i piranha. Non è vero che sono assassini, dicono. O, meglio, non lo sono sempre: la cartellonistica avverte che (a volte) questo pesce è buono e non sbrana per il piacere di farlo. La sua caratteristica principale è l’imprevedibilità ma è altamente sconsigliato testarne il carattere di persona.
Il prezzo dei biglietti dell’Acquario di Cattolica è di 20 euro (intero) e 16 euro ridotto. I bimbi sotto il metro d’altezza entrano gratis e quelli alti fino a 140 cm pagano biglietto ridotto. L’Acquario è aperto tutti i giorni dalle 9.30 alle 18.30: è possibile acquistare i biglietti alle casse fino alle ore 16.30, oppure online, risparmiando, dal sito.
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