Trigno M integratore falso antitumoraleDare false speranze è brutto. Se poi i destinatari sono i malati di cancro, è vergognoso. Addirittura inqualificabile se, infine, si dovesse anche aggiungere il fine di lucro. E’ per dissipare ogni dubbio ed ogni sospetto, dunque, che l’Istituto superiore di sanità nei giorni scorsi è stato costretto ad emettere una nota ufficiale nella quale chiarisce che un certo integratore non ha miracolose proprietà terapeutiche, come, evidentemente, qualcuno aveva fatto credere.

“In merito a informazioni infondate su proprietà anticancro di un integratore alimentare, l’Istituto Superiore di Sanità ribadisce di non aver mai in alcun modo sponsorizzato l’integratore alimentare Trigno M a base di estratto di prunus+CAN”, spiega il comunicato stampa. L’Istituto precisa che “tale integratore non è un farmaco e che non esistono studi che confermano la sua efficacia terapeutica. Sono stati effettuati per ora solo studi preclinici propedeutici allo studio sull’animale”. Trigno M, commercializzato dall’azienda Biogroup, è un prodotto a base di estratto di prunus e un mix di vitamine, minerali e aminoacidi. L’estratto di prunus deriva dal prugnolo selvatico, pianta originaria del Molise, le cui presunte proprietà sono state fin troppo incensate su alcune testate.

Sulla questione il presidente dell’ISS, Walter Ricciardi, dichiara: “Non è stata mai tradizione dell’Istituto né lo sarà mai illudere i pazienti con la diffusione di notizie su studi assolutamente preliminari. Diffido chiunque a utilizzare il nome dell’ISS per operazioni commerciali”. L’Istituto Superiore di Sanità ha già provveduto a diffidare quanti per promozione abbiano indicato “mirata azione antineoplastica” del prodotto o lo definiscano come coadiuvante nei trattamenti anticancro poiché “suscettibili di equivoci” in assenza di una specifica sperimentazione sull’uomo che ne dimostri la sicurezza e l’efficacia.

Il comunicato è stato redatto proprio “per equilibrare notizie infondate uscite sulla stampa relativamente alle proprietà anticancro di questo composto dimostrate, come lo sono state tante altre in tutti i laboratori, soltanto in vitro e, come tante altre, fallite nella fase della sperimentazione clinica”. Somministrare un integratore a pazienti, conclude l’organo del ministero della Salute, “è possibile, in base alla normativa, anche al di fuori di un trial sperimentale. Delle dichiarazioni dell’efficacia sul piano clinico del Trigno M è responsabile esclusivamente il medico che le ha affermate poiché esse possono essere avallate soltanto in seguito a sperimentazione controllata che attualmente a questo Istituto non risulta in corso”.