Reggio Emilia, giovane mamma muore in sala parto

sala operatoria corsia ospedaleE’ arrivata in ospedale che il travaglio era già cominciato. Poi, poco prima di partorire il suo secondo figlio, è successo qualcosa. Complicazioni inaspettate e fatali: così una giovane mamma reggiana, Jessica Cerlini, estetista di 34 anni, è morta la notte scorsa all’ospedale di Guastalla. Una nota dell’Ausl rende noto che la donna “era in uno stato di apparente benessere” ma poi le sue condizioni “sono imprevedibilmente e improvvisamente diventate critiche durante le primissime fasi del travaglio per motivi che, ad una prima analisi, non paiono correlabili al parto”. A quel punto “sono stati messi in atto con grande tempestività sulla madre e sul bambino tutti gli interventi previsti in questi casi da parte dei sanitari intervenuti (ginecologo, ostetrica, anestesista, rianimatore, cardiologo, chirurgo, pediatra, infermieri)”.

Il piccolo, invece, si è salvato: è stato fatto nascere dall’equipe medica tramite un parto cesareo. Le sue condizioni non destano preoccupazioni. Secondo quanto reso noto dai media locali, la gravidanza si era svolta regolarmente, senza problemi; la donna era stata seguita da un ginecologo privato. I familiari della giovane estetista hanno presentato un esposto alla magistratura la quale ha sequestrato le cartelle cliniche, disposto l’autopsia e aperto un’inchiesta. La prima ipotesi al vaglio degli inquirenti è quella della crisi epilettica.

In calce alla sua nota l’Ausl ha aggiunto una frase molto importante: “In Emilia-Romagna e in Italia la mortalità materna per cause legate al parto è un evento estremamente raro, ma purtroppo possibile (circa 1 caso ogni 10.000 parti), spesso associato ad eventi imprevedibili, improvvisi e non prevenibili. Negli ospedali reggiani delle due aziende sanitarie avvengono mediamente 5.000 parti all’anno”. Questo, naturalmente, non sminuisce la gravità del fatto specifico ma ci ricorda che non è il caso di farsi prendere dal panico o da ingiustificati allarmismi.

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