Martedì il vicesindaco di Rimini, Gloria Lisi, ha incontrato una delegazione del gruppo ‘Le fasce deboli non si toccano’, organizzatore dell’iniziativa svoltasi in piazza Cavour nella mattinata odierna per chiedere sicurezza in tutte le strutture dove siano presenti soggetti deboli, dai bambini agli anziani. Durante l’incontro sono state illustrate diverse proposte. In particolare l’ipotesi di creare commissioni di controllo dei servizi educativi miste, formate sia dalle istituzioni che dai genitori, sulla falsariga di quanto già avviene per il servizio mensa, è considerata favorevolmente e con grande interesse e attenzione da parte dell’amministrazione comunale. Più in generale il tema di fondo del confronto è stato quello di mettere assieme idee, spunti, proposte, soluzioni che abbiano come scopo prioritario la tutela assoluta delle fasce deboli, andando a incrementare ulteriormente la qualità dei servizi erogati.
I suggerimenti e le proposte avanzate dal comitato saranno portate alla valutazione dei coordinamenti tecnici e pedagogici dei servizi, ribadendo in ogni caso come la legge italiana vieti tassativamente l’introduzione di sistemi di videosorveglianza per controllare l’attività lavorativa in qualsiasi tipo di servizio, pubblico e privato. Il no alle telecamere negli asili (e nelle altre strutture) viene quindi ribadito dal comune di Rimini: dopo un primo momento in cui lo stesso vicesindaco si era detto favorevole (subito dopo l’arresto della maestra Loredana Pacassoni, accusata di maltrattamenti all’asilo comunale “Il Delfino”) c’è stata la netta inversione di tendenza.
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