parco PredappioLo hanno sognato, lo hanno voluto, hanno combattuto e alla fine ce l’hanno fatta: i cittadini di Predappio si sono fatti un parco per i bimbi e un’area per i cani. Tutto da soli. Hanno riempito di significato un termine, comunità, troppo spesso abusato o citato a sproposito, con impegno, dedizione e lavoro. Perché le chiacchiere, si sa, sono bellissime e smuovono gli animi ma gli esempi trascinano. Così si sono un po’ tutti rimboccati le maniche, hanno preso martelli, cacciavite, vanghe, falci (ma senza scomodare l’illustre concittadino) e ci hanno dato dentro ognuno secondo le sue capacità, ognuno secondo i suoi bisogni (ma senza scomodare l’illustre filosofo tedesco). Gente così: poca ideologia e tanto olio di gomito.

Tutto è nato due anni e mezzo fa quando Barbara Brunelli, titolare di una pizzeria, ha chiesto all’amministrazione comunale un’area per la sgambatura della sua amata Freccia e degli altri cani (oltre 2mila quelli censiti in Comune) ed ha cominciato una raccolta firme che in breve tempo ha raggiunto quota 800. “Ai tempi non avevo neanche Facebook, ha funzionato il passaparola”, spiega. Considerato che gli abitanti di Predappio sono 6400, la percentuale delle sottoscrizioni è considerevole. L’area individuata era un prato incolto in via Raffaello Sanzio. C’era un po’ tutto, mancavano i permessi del Comune ed altre formalità burocratiche.

Cosa vuoi che sia in un paese in cui ci si conosce tutti e i problemi si possono risolvere anche davanti a un bicchiere di sangiovese e ad una piada (o un trancio di pizza, vista la piega che ha preso questa storia), pensavano i nostri. E invece il progetto si è arenato. Ma solo quello: la volontà dei predappiesi non è stata minimamente scalfita. Invece di lasciare hanno raddoppiato: si sono costituiti in comitato, hanno nominato come portavoce la Brunelli (“Quando c’è da metterci la faccia io non mi tiro mai indietro”, chiosa) ed hanno rilanciato: oltre all’area per i cani hanno chiesto un parco per i bimbi. Seicento metri quadri recintati per i cani e altri 600 con i giochini per i più piccoli. “Ci pensiamo noi”, hanno detto. Stavolta il Comune non ha più potuto tirarsi indietro: ha dato tutti i permessi e concesso l’area in gestione.

parco predappioI cittadini hanno fatto tutto il resto. Complessivamente hanno raccolto 15mila euro e, a turno, si sono prestati per realizzare il loro sogno. Gratis, volontariamente. Dove proprio non si è potuto ci sono stati forti sconti. Così un vivaio di Premilcuore ha regalato una mezza dozzina di alberi che i predappiesi hanno provveduto a piantare; poi è arrivata la rete da pallavolo ed i giochi per i bimbi, anche questi montati dai papà e da tante persone volenterose.

“Un signore, Antonio Nannini, ci ha regalato una fontana in gesso – spiega la Brunelli -. Idraulici e fabbri hanno lavorato per noi a tariffe low cost; a turno si va a tagliare l’erba grazie ad un vecchio tagliaerba del Comune: era abbandonato al cimitero, lo abbiamo rimesso in sesto ed ora è a disposizione di tutti”. L’area per i cani è aperta da un annetto, quella per i bimbi da qualche settimana e adesso manca solo l’inaugurazione ufficiale: il parco sarà intitolato a Daniele Casamenti, un ragazzo morto lo scorso anno in un incidente stradale. Anche lui, fra lotterie e promozioni varie, si era dato molto da fare per il parco e in occasione del suo funerale l’Avis aveva raccolto una discreta somma da investire nelle opere per l’area verde.

Ormai siamo alle ultime formalità: la targa, le autorità, la cerimonia. Proprio per fissare i dettagli la Brunelli ha avuto un incontro con il sindaco Giorgio Frassineti: “In quell’occasione – rivela la combattiva commerciante – mi ha detto: ‘Complimenti Barbara, il parco è sempre pieno. Devo darvi atto che ci avete creduto fin dall’inizio”. Ha vinto la gente stavolta.