Di fronte a notizie come queste prende un grande sconforto. O monta una grande rabbia. E poco importa che la vicenda sia avvenuta non alle nostre latitudini. Anzi: qui si tratta di un Paese che spesso e volentieri mette in vetrina i campioni dello sport, che organizza eventi e spettacoli che permettono all’economia mondiale di girare ancora più freneticamente e alla gente di consumare senza farsi troppe domande. Invece qualche questione bisognerebbe porsela e magari cominciare a pensare a qualche boicottaggio.
I fatti sono questi: una ragazza olandese di 22 anni di nome Laura ha denunciato di essere stata drogata e violentata in un nightclub di Doha, ma è stata condannata a un anno di carcere con la condizionale per aver fatto sesso fuori dal matrimonio ed è stata espulsa dal Qatar. A denunciarlo è stata l’ambasciatore olandese a Doha.
Anche l’uomo è stato condannato: non per stupro ma per aver fatto sesso fuori dal matrimonio. Per lui, dal momento che è musulmano, cento frustate, più altre quaranta per essersi ubriacato in pubblico. Anche per lui, siriano, ci sarà l’espulsione. I movimenti per i diritti civili si sono già messi in moto a livello internazionale per chiedere l’immediata scarcerazione della giovane e per manifestare il proprio sdegno. Sui social network l’hashtag che contraddistingue questa battaglia e #FreeLaura.
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