Anche se la scuola è cattolica, non può permettersi di discriminare un docente per il suo orientamento sessuale. E così l’Istituto paritario Sacro Cuore di Trento è stato condannato dal Tribunale di Rovereto per “discriminazione nei confronti di un’insegnante”. Come riporta La Repubblica, alla donna la direzione aveva chiesto di smentire delle voci che la descrivevano come convivente con un’altra donna.
Davanti al rifiuto della prof, il dirigente le aveva almeno chiesto di impegnarsi a “risolvere il problema”. La donna, poi, non era stata riassunta, visto che il suo contratto non era passato dal tempo determinato al tempo indeterminato.
L’Istituto è stato condannato a risarcire 25.000 euro alla docente per danni patrimoniali e non patrimoniali e 1.500 euro a ciascuna delle organizzazioni ricorrenti, Cgil e Associazione “Certi Diritti”.
L’insegnante ha detto che nel tentativo di difendersi, l’istituto l’aveva accusata di aver turbato gli studenti con discorsi inopportuni sulla sessualità.
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