La proposta del medico faentino: “Lezioni di disostruzione nei corsi pre-parto”

rianimazione, vie aeree, disostruzioneLezioni di disostruzione delle vie aree nei corsi di accompagnamento alla nascita. Questa la proposta di Daniele Donigaglia, medico del pronto soccorso di Faenza e presidente del Lions Club Faenza Valli Faentine, che ha già inoltrato la richiesta a Marisa Bianchin, direttrice dei distretti di Faenza e Lugo per l’Ausl Romagna.

Donigaglia parla con cognizione di causa, essendo colui che ha lanciato il progetto “Viva Sofia!”, un corso di primo soccorso e rianimazione polmonare di base ispirato a un fatto realmente accaduto nel 2008, quando Serena Randi – grazie alla manovra di Heimlich – ha salvato la figlia Sofia che stava soffocando dopo aver ingerito del pesce.

“In questi anni – spiega il medico – insieme ai miei collaboratori ho condotto 153 corsi, per quasi 5600 persone formate. Le persone salvate, in tutto, sono undici”. Tra cui, di recente, una bimba di dieci mesi di Imola salvata dal papà – che aveva frequentato le lezioni – dopo che un pezzo di mela le era andato di traverso. Nel maggio scorso, invece, un 15enne di Faenza ha evitato il soffocamento al fratello di tredici che aveva un grissino incastrato in gola.

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Daniele Donigaglia durante una lezione di “Vivi Sofia!”

“Conoscere le manovre di rianimazione – spiega Donigaglia – è un fatto culturale, di amore e civiltà. Se non lo vogliamo fare per gli altri, facciamolo per la nostra famiglia. Una volta apprese, le tecniche sono facilmente applicabili da tutti, a casa propria. Senza contare che se ogni sezione Lions d’Italia adottasse una scuola per fare qualche ora di lezione sull’argomento, il territorio verrebbe quasi totalmente coperto dalla cultura della rianimazione“.

E siccome la prevenzione a volte cambia il corso degli eventi, i corsi pre-parto sono per Donigaglia la vera chiave di volta: “Siamo soliti insegnare ai genitori la disostruzione dopo che hanno già dei figli. Riuscire a farlo prima sarebbe una rivoluzione”. Per questo, il medico punta anche a entrare nei Centri per le famiglie.

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