sala operatoria corsia ospedale“Sento di essere in pace con la mia coscienza di uomo e di medico e per questo affronterò con fiducia il giudizio che mi attende”. Sono le parole – riportare da Il Corriere della Sera – di Tullio Ghi, il ginecologo del sant’Orsola di Bologna finito sotto inchiesta per la morte di Gianmarco, il neonato deceduto dopo il parto il 10 giugno del 2014.

Il dottore si è detto addolorato e ha raccontato di aver ripercorso ogni singolo istante vissuto in sala parto: “Non voglio che questa vicenda sia strumentalizzata per gettare discredito sulla mia persona oltre che sulla categoria alla quale appartengo”.

Durante il parto, avvenuto in regime di libera professione, venne utilizzata più volte la ventosa, nonostante le linee guida nazionali parlino della possibilità di utilizzarla solo due volte per estrarre il feto.