In guerra ed in amore qualsiasi mezzo è lecito, dice il proverbio. E pare confermarlo anche la magistratura. Nel caso di specie per fare addebitare una separazione i giudici hanno ritenuto legittima anche la produzione di sms con l’amante della moglie fedifraga. Con la sentenza numero 6432/2016 il Tribunale di Roma ha così punito il tradimento della donna. Come riporta lo Studio Cataldi, portale giuridico specializzato, il marito, perplesso per i non pochi comportamenti sospetti della moglie, aveva approfittato della sua assenza per dare un’occhiata al telefonino ed aveva così scoperto il tradimento: il contenuto dei messaggini era inequivocabile.
L’uomo ha così vinto la causa di separazione e a nulla è servita l’opposizione della donna che lamentava una violazione della privacy. I giudici romani hanno infatti argomentato che la convivenza e il legame matrimoniale “determinano un consenso implicito alla conoscenza di determinate comunicazioni personali”.
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