mare bambiniSimona Tarlazzi è alla sua 27esima stagione estiva come bagnina di salvataggio. Quest’anno non la troverete in torretta ma a Punta Marina, da dove coordina il servizio di salvataggio sui nove lidi del Ravennate, per conto della Coop Spiagge. La sua lunga esperienza le ha anche consentito di aprire gli occhi rispetto a un tema molto attuale, quello dei genitori che controllano poco i loro figli, soprattutto quando vanno a fare il bagno. Un problema tornato alla ribalta in questi giorni a Rimini dopo la “denuncia” dell’ex pugile Valentino Manca, che ha salvato dall’annegamento due ragazzini lasciati incustoditi dai genitori. 

Tarlazzi, in questi anni, ne ha viste un po’ di tutti i colori. Ma di situazioni esasperate, mai: “Le nostre spiagge, sia perché sono grandi, sia perché in mare i fondali sono bassi, possono davvero essere posti a misura di bambino, se si usa il buon senso. Chiaro che, i genitori, devono fare la loro parte: a volte perché hanno figli vivaci, altre perché si distraggono, rischiano di perdere di vista i bambini. E quando si va a fare il bagno, le disattenzioni sono da evitare. Noi, come bagnini, puntiamo sempre a una buona prevenzione. E non siamo, come ho paura che alcuni pensino, dei baby sitter: abbiamo centinaia di persone da controllare, i bambini mandati da soli in acqua non sono sotto la nostra responsabilità“.

In genere, Tarlazzi nota che mamme e papà, quando non vanno in mare con i figli, restano a riva e buttano un occhio. Oppure se l’ombrellone è vicino, lanciano uno sguardo dal lettino: “Quando hanno dai sette/otto anni, forse anche per dare loro fiducia e spingerli all’autonomia, i genitori spesso li lasciano andare a fare il bagno da soli. Da un lato lo capiamo, dall’altro consigliamo sempre di dare una controllata. Così quando il mare è molto mosso, come nel fine settimana scorso, e nonostante la bandiera rossa molte persone sono andate in acqua: comprendiamo l’attrazione delle onde, che sono quasi per tutti un divertimento assicurato, ma chiediamo di fare davvero molta attenzione e di accompagnare sempre i bambini. Il mare è bellissimo ma va preso con le pinze. Va detto anche in riferimento ai ragazzini che giocano a volte a fare la lotta, a spingersi reciprocamente sott’acqua: stiamo sempre allerta”.