violenza donnePatrizia, la donna che lo scorso luglio è stata vittima di violenza alla Casa del Bimbo, un’ex colonia di Rimini, si racconta a Il Corriere della Sera. 

Nella struttura è finita dopo essere uscita dalle strutture dell’emergenza freddo di Rimini: “Ero di nuovo in strada. Sono andata alla Casa del Bimbo perché avevo bisogno di un riparo. Poi sono una donna e dormire da soli in giro è rischioso”.

Ad abusare di lei, quella sera, un 21enne conosciuto in novembre in stazione: “Un ragazzo che fumava troppo e beveva molto, in più credo che quella sera fosse sotto effetto di antidepressivi”.

Patrizia ha raccontato che verso le cinque della mattina, dopo aver ricevuto un cazzotto in faccia che le ha rotto la mandibola, è stata a lungo menata e poi violentata: “Ho finto di essere morta dopodiché ha finito quello che doveva fare e ha mollato la presa. Si è alzato, mi ha preso il cellulare e se ne è andato”.

Una storia agghiacciante che potrebbe, secondo la donna, ricapitare: “Senza un dormitorio con delle regole non c’è soluzione perché se si ha la possibilità di dormire in un luogo pulito non si va alla Casa del Bimbo. E il Comune di Rimini è pieno di case abbandonate e non ne apre neanche una”.