In Emilia-Romagna la guardia medica così come la conosciamo oggi non esisterà più. La Regione, sulla base di linee guida nazionali, vuole infatti rivoluzionare il servizio di quelli che, tecnicamente, si chiamano “medici di continuità assistenziale”. La maggior parte di loro – scrive La Repubblica – lavorerà negli ambulatori dalla mattina fino a mezzanotte, al fianco dei medici di famiglia.
Di notte, invece, ci si potrà rivolgere al 118. Un modo, secondo la Regione, per alleggerire i pronto soccorso di giorno e per sfruttare meglio le forze nell’arco della giornata e della serata, quando le richieste – stando ai monitoraggi – subiscono un’impennata.
In Emilia-Romagna l’operazione riguarda almeno 500 camici bianchi. Dal punto di vista professionale, verranno unite le figure del medico di famiglia (oltre tremila professionisti in Emilia-Romagna) con quella del medico di continuità assistenziale.
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