Ma quanti figli hai?
Due e mi bastano.
Scusa ma prima ti ho visto giocare in acqua con almeno sei bambini.
Sai com’è, inizio a giocare con i miei, poi gli amichetti si avvicinano e chiedono se possono aggiungersi. E a quel punto non posso dire di no.
Comunque due figli sono tanti. Noi siamo due fratelli e i miei genitori sono sempre stanchi e si lamentano.
Li posso capire, Giulia. Considera che poi, voi giovani, siete molto impegnativi.
Non è colpa mia se il mio fidanzato mi ha lasciato. Sono arrabbiatissima.
Sono cose che capitano. Sei ancora molto giovane e vedrai che troverai il tuo vero amore.
Lei indugia un po’sulla domanda che le balla in testa e poi spara un ‘tu quanti anni hai’.
Trentacinque ancora da compiere, dici aggrottando la fronte come per rimarcare la vostra differenza di età.
Cavoli.
In che senso?, ribatti un pelo risentito.
Voleva essere un complimento. Hai ancora i capelli.
Sì per fortuna.
Mio padre li ha persi quasi tutti e quelli che gli sono rimasti sono bianchi. Tu invece li hai tutti neri.
Sì per fortuna.
E poi mio padre ha anche la pancia, invece tu no.
Giulia, considera che non ho sessant’anni.
Hai ragione, ma hai comunque il doppio dei miei anni.
Quindi ricado lo stesso nella categoria dei vecchi?
No, però.
Però?
Però tecnicamente ricadi nella categoria dei dilf.
Dilf?, chiedi con un velo di imbarazzo.
Non sai cosa vuol dire? Allora sei un vecchio.
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