Favorire la conciliazione tra famiglia e lavoro è un’urgenza che gli Stati dovrebbero tenere in seria considerazione. Si dice questo nella risoluzione approvata l’altro giorno dal Parlamento europeo. Il documento, “Creating labour market conditions favourable for work-life balance” dice che le politiche di conciliazione, per essere efficaci, devono prevedere una miscela di elementi diversi, coprendo le esigenze delle famiglie lungo il ciclo di vita, dalla nascita dei figli all’assistenza ai genitori anziani.
Tra i punti centrali c’è quello in cui si afferma che “le politiche da attuare per conseguire tali obiettivi devono essere moderne, incentrarsi sul miglioramento dell’accesso delle donne al mercato del lavoro e sull’equa ripartizione tra donne e uomini delle responsabilità domestiche e di cura” e che “la conciliazione tra vita professionale, privata e familiare deve essere garantita quale diritto fondamentale di tutti, con misure che siano disponibili a ogni individuo, non solo alle giovani madri, ai padri o a chi fornisce assistenza”.
Il Parlamento chiede, nello specifico, un’estensione della durata minima del congedo parentale da quattro a sei mesi, con due settimane di congedo di paternità obbligatorio e interamente retribuito.
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