Non ci saranno oneri a carico del cittadino, all’incirca dal prossimo anno, per le cure per l’endometriosi, per il trattamento dell’autismo, per l’assistenza alle persone con Broncopneumopatia cronica ostruttiva (Bpco).
E tra i servizi inseriti nei nuovi Lea (livelli essenziali di assistenza) su cui l’Emilia-Romagna è pronta a partire figurano anche nuove vaccinazioni (meningococco di tipo B e varicella), prestazioni ambulatoriali tecnologicamente avanzate nell’attività di dialisi (per esempio, l’emodiafiltrazione a membrane ad altissimo cut-off), esami di laboratorio (i dosaggi ormonali finalizzati alla valutazione della fertilità), la medicina nucleare (Pet con nuove metodiche), la radioterapia (teleterapia), alcune prestazioni riabilitative delle funzioni neurologiche (rieducazione della voce e dell’eloquio in caso di traumi, delle funzioni mentali globali), le cure palliative con assistenza specialistica a domicilio (somministrazione di farmaci specifici).
La nuova organizzazione riguarda tutto il territorio nazionale, anche se ogni Regione si organizzerà da sé: “Abbiamo alzato il livello della tutela della salute, in Italia e nella nostra regione: questo, di fatto, significa l’approvazione dei nuovi Lea – ha ribadito il presidente della Regione Emilia-Romagna e presidente della Conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini– . Sono molto soddisfatto, perché su questo provvedimento c’è stata l’unanimità delle Regioni. Un provvedimento molto atteso perché ha a che fare con i diritti dei cittadini, e che necessita ora di una sostenibilità economico-finanziaria pluriennale”.
All’interno dei nuovi Lea, figurano anche una lunga serie di cure e prestazioni già garantite dal Servizio sanitario regionale dell’Emilia-Romagna, gratuitamente o pagando un ticket: dai controlli garantiti nel corso della gravidanza fisiologica alle visite e agli esami previsti per la fecondazione eterologa e omologa, dalle cure odontoiatriche per chi è affetto da patologie invalidanti o è in difficoltà economica ai trattamenti di adroterapia per la cura dei tumori.
“Il fatto che molte delle prestazioni d’ora in poi garantite a livello nazionale siano già erogate in Emilia-Romagna- ha commentato l’assessore alle Politiche per la Salute, Sergio Venturi– conferma che il nostro sistema ha nell’approccio e nel metodo un’attenzione ai bisogni di tutti. Un’attenzione all’innovazione e all’efficienza dei processi di cui dobbiamo sentirci orgogliosi”.
Tra le prestazioni garantite in Emilia-Romagna già da alcuni anni ci sono anche quelle di genetica medica (per esempio, nella diagnosi delle malattie rare), le cure medico-farmacologiche, psico-sociali, assistenziali ed educative per le persone con dipendenza da gioco d’azzardo, l’ampliamento dello screening neonatale per la diagnosi precoce e la presa in carico tempestiva delle malattie metaboliche ereditarie, lo screening audiologico per favorire la migliore cura possibile del deficit uditivo nei neonati.
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Commenti:
Perchè date notizie sbagliate solo per avere il titolone che attiri l’attenzione? per l’endometriosi non passeranno le cure ma solo per il terzo e quarto stadio della patologia verrà dato: 2 visite gratuite l’anno con eco trasvaginale e in caso di endometriosi all’intestino 1 clismaopaco.
Il tutto però deve essere fatto in ospedale e se si pensa alle liste d’attesa chilometrioche che hanno i centri specializzati(perchè bisogna essere seguite solo dai centri specializzati in endometriosi!), pochissime donne riusciranno ad usufruirne.
Percui vi domando : cosa è cambiato con questi LEA? A mio parere nulla.
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