Ufficialmente il caso è chiuso. Anzi, proprio non esiste. Poi, nella realtà, se qualcuno ‘si arrangia’ diversamente, è un altro paio di maniche. La vicenda era nata dalla foto fatta da un padre ad un cartello appeso in una scuola materna statale di Cesena: “Vi chiediamo cortesemente di portare per ogni bambino: una stecca di bicchieri di plastica, una stecca di fazzoletti di carta, una confezione di tovaglioli”. Il genitore, Matteo Demo Evangelisti, aveva fotografato il messaggio e lo aveva messo su Facebook scatenando il dibattito. Il suo pensiero è che la richiesta sia “indecorosa e indecente”, considerato che a Cesena “si trovano i fondi un po’ per tutto” mentre gli amministratori “vanno in giro a fregiarsi delle eccellenze del territorio e non prendono sul serio questi segnali”. Perché “la banalità della richiesta materiale (bicchieri di plastica, fazzoletti, tovaglioli) è indice di una noncuranza incredibile”. Un parere che ha diviso: qualcuno si è detto d’accordissimo, altri non vi hanno trovato nulla di strano, dato che anche altrove si fa così.
Adesso è arrivata la replica istituzionale. In risposta all’interpellanza del consigliere comunale Natascia Guiduzzi, l’assessore Simona Benedetti ha negato che nelle scuole di Cesena, “siano esse statali o comunali”, ufficialmente vi siano tali richieste: si tratta, spiega l’assessore “di materiale di consumo che non viene affatto utilizzato, come piatti, bicchieri e tovaglioli di carta: a Cesena dal 1986 tutti i bambini, a cominciare dal nido, consumano i pasti utilizzando piatti di ceramica, bicchieri di vetro e tovaglioli di cotone personali. Inoltre, il Comune fornisce a tutte le scuole di Cesena le tovaglie e la carta igienica. In tutte le scuole dell’infanzia, ogni bambino ha un proprio asciugamano personale che le famiglie forniscono e cambiano ogni tre giorni, come da prescrizione dell’Ausl”.
La Benedetti ha ricordato che in città vi sono 32 scuole dell’infanzia (18 statali, 9 comunali e 5 private) per un totale di 2343 bambini fra i 3 e i 6 anni. L’investimento dell’amministrazione è di 6,5 milioni di euro all’anno.
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