Ragazzi, vivete i vostri amori ma niente video

Immagino che ve ne siate accorti da soli: parlare di sesso con i nostri figli è diventata un’emergenza. Dietro la porta, tra i tanti nemici che minano la loro crescita serena, oltre che il nostro sonno, c’è ormai la gogna mediatica.

Ci sono genitori che ancora non sanno da che parte iniziare a parlare con i propri figli di sesso. E invece bisogna che chi non lo ha ancora fatto lo faccia e anche presto. Oltre che parlare loro del sesso sicuro, dobbiamo anche spiegargli che il sesso è un momento intimo, da fare in due, tenendo spenti (e lontani) i cellulari. Banale vero? A tratti scontato. Eppure ci troviamo a combattere con delle sconvolgenti ma pericolosissime banalità.

L’ultima storia arriva da Modena e ha per protagonisti due sedicenni. Il video di un momento intimo tra i due, dopo la fine della storia, è finito sulla chat di classe facendo il giro di Modena e provincia. I genitori della ragazza hanno denunciato, c’è stato un processo, il ragazzo si è pentito, ha consegnato il suo telefonino e visto l’atteggiamento collaborativo il giudice su richiesta del pm ha deciso di non condannarlo ma di propendere per un programma di sostegno, ha quindi archiviato il caso. Morale della favola: entrambi sono in cura da uno psicologo. Una storiaccia, come tante. Solo che questa volta scuola e genitori hanno fatto scudo attorno ai due.

I nostri figli stanno crescendo nell’era tecnologica, sono abituati a smanettare sui cellulari ma vista l’età non si rendono conto a pieno di avere in mano un’arma. E come tale (lo ha dimostrato la cronaca) uccide.

Si tratta di armi non convenzionali e non riconosciute come tali. Eppure fanno disastri.

La scuola, chiamata in causa in questi anni ad affrontare generazioni di belve 2.0 senza alcuna pietà, è chiamata oggi ad affrontare grandi cambiamenti senza averne gli strumenti. Eppure non c’è più tempo. Insegnate ai ragazzi a fare sesso sicuro, a cellulari spenti. 

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